Decreto Legge n. 95/2025: interventi urgenti per Imprese, comparto sociale e infrastrutture

1 Luglio 2025

Il Decreto Legge 30 giugno 2025, n. 95, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2025, entrando in vigore lo stesso giorno. Il provvedimento introduce "Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali"2. Si tratta di un testo articolato che tocca diversi settori chiave dell'economia e della società, con l'obiettivo di sostenere investimenti infrastrutturali e settori strategici, oltre a prevedere importanti misure di carattere sociale.

Misure per Infrastrutture, Trasporti e Protezione Civile

Il decreto interviene sul sistema infrastrutturale e sulla protezione civile. L'Articolo 1 prevede che le risorse del "Fondo per l'avvio di opere indifferibili" possano essere utilizzate per interventi che non sono più finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a condizione che gli appalti per i lavori siano stati aggiudicati entro il 31 dicembre 2025. In caso di mancata aggiudicazione entro tale termine, i contributi concessi vengono revocati. L'Articolo 3 istituisce un "Fondo unico per il potenziamento delle reti metropolitane e del trasporto rapido di massa" per efficientare l'utilizzo delle risorse, fissando al 31 dicembre 2025, a pena di decadenza, il termine per i soggetti beneficiari di perfezionare l'obbligazione giuridicamente vincolante per la realizzazione degli interventi finanziati. Dopo tale termine, l'assenza di obbligazioni comporta l'automatica revoca dell'assegnazione delle risorse. Vengono inoltre rifinanziati gli interventi per la manutenzione stradale di province e città metropolitane, con un incremento di spesa di 47,5 milioni di euro per il 2025 e 302,5 milioni di euro per il 2026.

L'Articolo 2 destina una quota di 33 milioni di euro per il 2025 e 11 milioni per il 2026 al potenziamento delle infrastrutture idriche di Venezia e alla realizzazione di impianti di dissalazione in alcuni comuni siciliani8. Prevede, inoltre, un incremento di 40 milioni di euro per il 2025 e 18 milioni per il 2027 per il rilancio degli interventi di edilizia carceraria. Viene istituito un "Fondo nazionale da ripartire per la rigenerazione urbana" con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2025 e 30 milioni per il 2026. In materia di protezione civile, il Fondo regionale è finanziato con 20 milioni di euro per il 2025, destinando il 40% al potenziamento dei sistemi regionali e locali e il 60% al concorso agli interventi per esigenze urgenti derivanti da emergenze di rilievo regionale.

Con l'obiettivo di garantire il regolare svolgimento del Giubileo dei Giovani (28 luglio - 4 agosto 2025), il Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri viene autorizzato a individuare e attuare misure organizzative, comprese quelle relative a mobilità, accoglienza e assistenza, anche in deroga a specifiche norme.

L'Articolo 4 estende la validità degli incentivi fiscali per gli interventi nelle zone colpite da eventi sismici, prorogando il termine per la detrazione al 31 dicembre 2027 e il 110% per le spese sostenute nel 2026 per specifici interventi.

Sostegno a Imprese, Settore Sociale e Lavoro

Il decreto introduce misure a supporto di imprese, lavoratori e Terzo Settore. L'Articolo 5 stanzia 5 milioni di euro annui per il triennio 2025-2027 in favore degli IRCCS per attività di ricerca e cura in ambito dermatologico. Viene incrementata la dotazione di fondi per l'assistenza sociale e la cura, con 55 milioni di euro in più per il 2025, 60 milioni per il 2026, 85 milioni per il 2027 e 50 milioni per il 2028, a sostegno delle attività delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale.

L'Articolo 6 interviene sull'integrazione al reddito per le lavoratrici madri, posticipando l'entrata in vigore di un beneficio dal 2025 al 2026. Per l'anno 2025, viene riconosciuta a domanda una somma mensile di 40 euro, non imponibile a fini fiscali e contributivi, alle lavoratrici madri dipendenti (escluso il lavoro domestico) e autonome con due figli e un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro, fino al decimo anno del secondo figlio. Lo stesso importo è previsto per le madri lavoratrici con più di due figli fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo, se il loro reddito non deriva da lavoro dipendente a tempo indeterminato. Le mensilità spettanti per il 2025 saranno corrisposte in unica soluzione a dicembre.

L'Articolo 7 prevede una soluzione per il ripiano dello scostamento dal tetto di spesa per i dispositivi medici per gli anni 2015-2018. Le aziende fornitrici possono assolvere l'obbligo versando, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, una quota pari al 25% degli importi dovuti. Il versamento estingue l'obbligazione e preclude ogni ulteriore azione giurisdizionale. A supporto di questo meccanismo, viene istituito un fondo con una dotazione di 360 milioni di euro per il 2025.

L'Articolo 8 rinvia l'entrata in vigore dell'imposta sul consumo delle bevande edulcorate dal 1° luglio 2025 al 1° gennaio 2026.

L'Articolo 10 interviene sulla normativa relativa ai mercati delle cripto-attività, prorogando al 30 dicembre 2025 il termine per la presentazione delle domande di autorizzazione per i prestatori di servizi e consentendo a questi ultimi di continuare a operare fino al 30 giugno 2026, se parte di un gruppo che presenta domanda entro il 30 dicembre 2025. L'Articolo 11 rafforza la normativa antiriciclaggio includendo il finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa. L'Articolo 14 autorizza una spesa di 44 milioni di euro per il 2025 e 38 milioni annui per il 2026-2027 per sostenere investimenti e costi di locazione di alloggi a condizioni agevolate per i lavoratori del comparto turistico-ricettivo. L'Articolo 15 incrementa il Fondo per l'innovazione in agricoltura di 47 milioni di euro e il Fondo per la filiera suinicola di 5 milioni di euro per il 2025. L'Articolo 16 potenzia l'Istituto Italiano di Ricerca sull'Intelligenza Artificiale per l'Industria, ampliandone il raggio d'azione e definendo i membri fondatori.

Il decreto si conclude con le disposizioni finanziarie e l'entrata in vigore, stabilendo che il provvedimento è entrato in vigore il giorno stesso della pubblicazione.

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