Legge n. 80/2025: sicurezza pubblica e legalità rafforzata: sintesi e analisi del Decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48

19 Giugno 2025

Introduzione

Il Decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48, convertito in legge con modificazioni dalla L. 9 giugno 2025, n. 80, rappresenta un intervento normativo d’urgenza finalizzato a rafforzare la sicurezza pubblica, potenziare la tutela delle forze dell’ordine e delle vittime dell’usura, nonché introdurre rilevanti modifiche in materia di ordinamento penitenziario. Il provvedimento si articola in sei capi, affrontando in modo sistemico numerosi profili giuridici legati al contrasto del crimine, alla prevenzione del terrorismo e alla gestione dei beni sequestrati.

Capo I – Contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata

Il primo capo introduce modifiche al Codice penale e a diverse leggi antimafia. L’art. 1 istituisce l’art. 270-quinquies.3 c.p., che punisce con la reclusione da due a sei anni chiunque detenga materiale utile al compimento di atti terroristici. Viene altresì rafforzata la disciplina sanzionatoria per la diffusione di tali contenuti (modifica all’art. 435 c.p.).

L’art. 2 amplia gli obblighi informativi nei contratti di noleggio veicoli, utile alla prevenzione di gravi reati, introducendo anche una nuova sanzione amministrativa. Di rilievo anche le modifiche al Codice delle leggi antimafia (D.lgs. 159/2011) che riguardano le informazioni interdittive e la disciplina dei contratti di rete (art. 3).

L’art. 5 rafforza i criteri per l’accesso ai benefici riservati ai superstiti delle vittime di criminalità organizzata, richiedendo l’assenza di legami familiari o sociali con ambienti delinquenziali.

Capo II – Sicurezza urbana e controllo del territorio

Uno dei punti più discussi del decreto è l’art. 10, che introduce il reato di occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui (art. 634-bis c.p.), con pene detentive fino a sette anni e meccanismi procedurali semplificati per la reintegrazione nel possesso dell’immobile.

Altri interventi riguardano:

  • L’aggravamento delle pene in caso di danneggiamenti durante manifestazioni (art. 12);
  • La modifica dell’art. 640 c.p. sulla truffa, che introduce una nuova aggravante per i reati commessi in stazioni e mezzi pubblici (art. 11);
  • Il divieto di accesso alle infrastrutture di trasporto per soggetti recidivi (art. 13).

Capo III – Tutela del personale di sicurezza

Il decreto tutela le forze di polizia e armate con una serie di interventi incisivi:

  • Introduzione dell’obbligo di dotazione di bodycam (art. 21);
  • Previsione di tutela legale rafforzata per gli operatori (art. 22 e 23);
  • Inasprimento delle pene per violenze contro pubblici ufficiali (art. 19 e 20);
  • Rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari (art. 26).

Capo IV – Sostegno alle vittime dell’usura

Con l’art. 33, viene introdotto l’art. 14-bis nella L. 108/1996, che prevede strumenti di sostegno economico e consulenza per le imprese vittime di usura, estendendo l’ambito d’intervento degli enti preposti.

Capo V – Riforme in ambito penitenziario

Il Capo V apporta importanti modifiche alla legge sull’ordinamento penitenziario (L. 354/1975), al fine di migliorare l’efficienza della detenzione e il reinserimento sociale. Le misure includono:

  • Maggiore flessibilità nella concessione dei benefici penitenziari;
  • Potenziamento delle attività lavorative per i detenuti (art. 35);
  • Integrazione dell’apprendistato professionalizzante tra le opportunità per i carcerati (art. 36);
  • Riforma del lavoro penitenziario e della sua organizzazione (art. 37).

Capo VI – Disposizioni finali

Conclude il decreto l’art. 38 sulla clausola di invarianza finanziaria, mentre l’art. 39 ne fissa l’entrata in vigore al 12 aprile 2025.

Considerazioni finali

Il decreto-legge n. 48/2025 si colloca in un contesto normativo volto a rafforzare il presidio dello Stato sulla sicurezza pubblica e sul contrasto alla criminalità, introducendo misure puntuali che spaziano dalla repressione penale all’efficienza amministrativa. In particolare, il provvedimento rappresenta una risposta decisa all’emergenza abitativa legata all’occupazione abusiva, alla necessità di protezione delle forze dell’ordine e alla tutela di soggetti vulnerabili, come le vittime dell’usura e i detenuti meritevoli di reinserimento.

La sua attuazione richiederà una puntuale attività interpretativa e applicativa da parte della magistratura, delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali, con l’auspicio che l’inasprimento normativo si traduca anche in un rafforzamento della legalità sostanziale.

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